Lea e l’Elefante

Lea aveva riempito la sua casa con tutto quello che le piaceva. Ma, nonostante tutte le cose che aveva, la sua testa continuava a essere vuota. E così, Lea, voleva sempre di più.

Lea_elefante_prima_coverLea ha tutto ciò che ogni bambina possa desiderare: una grande casa in cui vivere, che più che a una casa assomiglia a un palazzo, una coroncina da principessa da mettere sui lucidi capelli neri, dei bei vestiti e tanti, tantissimi giocattoli.

Eppure, Lea si sente sola ed è sempre più annoiata, finché… un elefante non accetta il suo invito: insieme prendono il tè con i biscotti, giocano, perlustrano tutta la grande casa di Lea. Ma l’elefante è libero e, a un certo punto, chiede di tornare fuori. Allora Lea gli promette qualcosa di davvero straordinario: gli insegnerà a volare.

Per farlo, basterà che lei dipinga l’elefante di bianco e che lui si eserciti a volare correndo ogni giorno con un palloncino rosso legato alla proboscide. Ma i giorni passano, e l’elefante non vola. Ora, ciò che l’elefante desidera non è più imparare a volare, ma tornare indietro, là fuori, con gli altri elefanti, a giocare all’aria aperta e nel fango.

Lea ha paura di restare di nuovo sola ed è allora che l’elefante le insegna che, per volare, esiste un solo modo: l’amicizia.

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Professione coccodrillo

Professione coccodrilloSe c’è una cosa che adoro (e che non mi stancherò mai di ripetere), sono gli albi illustrati senza parole, perché permettono a grandi e piccini di raccontarsi ogni volta una storia diversa.

In questa storia deliziosa e densa di particolari, che non potranno non rubarvi del tempo per osservarli con attenzione uno per uno, il protagonista è un simpatico signor Coccodrillo che, come qualsiasi altra persona, la mattina si alza, fa colazione, si veste e poi esce di casa per andare al lavoro.

Una storia che è poi la storia di tutte le nostre vite, quando al mattino iniziamo una nuova giornata, incrociando persone, scambiando sguardi assonnati, pigiati fra la folla in metropolitana. Una giornata che è fatta di piccoli gesti e piaceri quotidiani, come la marmellata preferita e l’aroma del caffè, il primo vento d’autunno, un mazzo di fiori profumati acquistato all’angolo della strada.

Perché, in fondo, la vita è proprio così: lasciarsi sorprendere da ogni giorno, ogni giorno uguale, ogni giorno diverso.
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Il barbaro

barba_resizedI libri senza parole mi piacciono sempre moltissimo perché, pur essendo io una sostenitrice accanita del mondo della scrittura, adoro quando un autore riesce a raccontare una storia utilizzando solamente il potere delle illustrazioni.

Renato Moriconi, l’autore di questo libro, ci riesce benissimo: la vicenda racconta le gesta di un barbaro che, in sella al suo cavallo, affronta una serie di pericoli e disavventure. La particolarità di questo albo illustrato, al di là del suo formato lungo e stretto, davvero originale, è proprio nelle illustrazioni: il protagonista ritorna sempre nella stessa posizione, pagina dopo pagina, finché all’improvviso non ci ritroviamo davanti una pagina bianca. E poi un’altra. E un’altra ancora.

Che cosa succederà?

Succede che entra in scena un gigante. E che il barbaro comincia a piangere.

…fino al colpo di scena finale, che non può che strappare un sorriso.

Ovviamente non posso svelarvelo, ma ve lo assicuro: questo libro senza parole vi lascerà…

senza parole!

 

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Un nuovo orizzonte

copertina«Un tempo, un ragazzo fu costretto a lasciare la propria casa e a cercarne una nuova. Nello zaino mise un libro, una bottiglia e una coperta. Nella sua tazza da tè, la terra del prato dov’era solito giocare».

 

Come suona epico e grandioso l’incipit di questo magnifico albo illustrato: e in effetti, la storia lo è, epica e grandiosa. Un ragazzo che parte e si lascia alle spalle il passato, ma portandosene dietro una manciata, per non dimenticare le proprie radici.

Un mare da affrontare, che a volte è bianco e infinito, e altre è grosso e sfacciato. In alto albatri e nuvole, in basso l’immensità dell’oceano e il canto delle balene.

Al suo fianco, solo quella tazza di tè con un po’ di terra al suo interno. Ma la vita, ci dice il libro, può cambiare in un sussurro… Da quel piccolo seme germoglia un albero e con esso il futuro del protagonista: dopo tanto vagare, finalmente trova quel puntino all’orizzonte che, con il tempo e la pazienza, diventerà qualcosa di grandioso.

È il nostro viaggio, che questa storia racconta: lasciatevi catturare dal profumo del vento e del mare, lasciatevi guidare dal moto delle onde e chiudete gli occhi assaporando il canto della natura…

Esplorate. Sognate. Scoprite.

 

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Selvaggia

downloadSelvaggia è il nome parlante della piccola protagonista di questa storia, una bambina cresciuta nella foresta e allevata dagli animali che la abitano: gli uccelli le insegnano a parlare, gli orsi a cacciare, le volpi a giocare in libertà… La vita per Selvaggia procede più felice che mai: è libera e nuda come un animaletto. Finché…. finché non arrivano degli animali nuovi e diversi, animali che lei non ha mai visto prima d’ora, animali che fanno paura e che la vogliono ‘educare‘. Un verbo che, in questa fiaba, ha lo stesso significato di domare. Ma Selvaggia non è fatta per essere domata, non è fatta per indossare graziosi vestitini e portare docili trecce. Non è fatta per vivere in anguste scatole di cemento. Così si ribella e torna nella foresta, perché è quello il suo posto.

La trama di questa storia di per sé è piuttosto semplice, sono le bellissime illustrazioni dell’autrice a fare la differenza e a rendere questo libro indimenticabile.

Forse potrebbe non essere condivisibile il fatto che gli adulti, in questa storia, vengano dipinti come una ‘razza’ malvagia e crudele, e che la bambina possa trovare la sua felicità lontano dalla civiltà, da sola.

Ma io credo che il punto sia un altro: Selvaggia non rappresenta una bambina reale, ma la parte ‘selvaggia’ di noi stessi, quella che non si ferma di fronte ai limiti imposti dal ben pensare, quella che ci porta a essere un po’ folli, impulsivi e sognatori, quella che ci permette di correre nudi (in modo simbolico, eh!)

…i capelli al vento, gli occhi grandi e

il cuore leggero come un palloncino…

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La scala segreta

Boscodirovo si trova sull’altra riva del ruscello, tra i campi. Se riuscite ad arrivarci, e osservate attentamente tra i rami e le radici aggrovigliate, potrete scorgere un sottile filo di fumo uscire da un minuscolo camino, oppure, attraverso una porticina aperta, vedrete una ripida scala che sale all’interno di un tronco d’albero. E’ qui che abitano i topi di Boscodirovo…

9788867144549_0_0_1290_80Quando leggerete le avventure di Boscodirovo, sarà impossibile non lasciarvi scivolare lentamente in questo mondo antico, una favola d’altri tempi, dove allegri topolini creano morbide sciarpe fatte a maglia e indossano deliziosi cappottini di velluto.

La scala segreta è un breve racconto che narra una delle tante avventure i cui protagonisti sono proprio due dei piccoli abitanti di Boscodirovo: mentre tutti si preparano a celebrare la festa di Mezzinverno, Primulina e Peverino scoprono una scala segreta all’interno della Vecchia Quercia che conduce in un luogo segreto, pieno di misteri e storie da scoprire…

Grazie alle bellissime illustrazioni dell’autrice, Jill Barklem (che si ispira a Beatrix Potter ma anche al Winnie The Pooh di A. A. Milne), sarà facile entrare a piccoli passi in questo mondo fantastico, fatto di erba fresca e gocce di rugiada, di minuscoli armadi pieni di minuscoli cappellini, di avventure delicate e tenere, che scaldano il cuore.

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Mary Blair

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Mary Blair è stata una delle più grandi illustratrici del mondo Disney e in generale direi della storia dell’illustrazione, tanto da essere insignita del premio Disney Legend, riservato a chi ha usato il proprio talento per contribuire a The Walt Disney Company.

I suoi libri, -che si trovano praticamente solo in inglese-, richiamano subito l’immaginario disney, eppure hanno in sé qualcosa di diverso, di più artistico forse, sicuramente più libero.

Perdetevi nel suo mondo fantasioso, fatto di colori sgargianti ed elettrici, che fanno brillare gli occhi, proprio come quando da bambini sognavamo di volare.

This is a story about darkness and light, about sorrow and joy, about something lost and found. This is a story about Love.

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A volte le parole non servono…

Non disegno per riempire un vuoto ma per vuotare un pieno che è dentro di me e preme.
(Augusto Daolio)

7Ci sono persone che riescono a infondere la vita in quello che fanno: è questa l’unica magia che possiamo trovare nel nostro mondo, insieme all’amore, all’amicizia e al profumo fragrante del pane.

Sono sicura che, guardando queste illustrazioni, potrete sentirle cantare…

Per vederne altre o contattare l’illustratrice, visitate il sito di Michela Nava 

Se volete contattarla, scrivetele al suo indirizzo: michela.nava89@gmail.com

Il piccolo giardiniere

329_127C’era una volta, un giardino.

In quel giardino, vive un minuscolo giardiniere. Il giardiniere ama moltissimo il suo giardino, ci lavora tutto il giorno e, a volte, anche tutta la notte. Il problema è che il giardino è troppo grande e lui davvero troppo, troppo piccolo. Così, questo giardino non assomiglia granché a un giardino. Vi cresce una cosa soltanto: un bellissimo fiore rosso, dallo stelo alto e rigoglioso. E’ questo fiore a dare speranza al giardiniere così, anche quando il giardino si secca, lui esprime un desiderio, nella speranza, appunto, che venga esaudito: chiede aiuto, per sé e per il suo giardino.

Nessuno ode la sua vocina, che è piccola quanto lui, però qualcuno vede quel bellissimo fiore rosso: ed è allora che avviene la magia… Perché, a volte, per avere una mano, basta chiederla.

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Una storia davvero deliziosa, che fa commuovere per la delicatezza e la semplicità delle illustrazioni. Una favola che è come un seme: una volta piantato, crescerà un bellissimo fiore. Perchè un libro è un giardino che puoi custodire in tasca.

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A Est del Sole, a Ovest della Luna

copertinaQuesto non è proprio un libro per bambini, perché fin dalle illustrazioni ci troviamo davanti a un mondo incantato e al tempo stesso quasi pauroso, popolato da innamorati osteggiati dal destino, venti magici e troll dispettosi. E’ il mondo di Kay Nielsen, artista danese, che ha fatto di questo libro un gioiello di grafica Art Nouveau.

Un libro che è da leggere, guardare, assaporare nelle lunghe notti d’inverno, davanti a un bel fuoco acceso.

 

 

 

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